Ogni volta che ci interfacciamo con qualcuno, qualunque sia il motivo o la relazione, stiamo attivando un processo che ha a che fare con interessi ed emozioni. Ciò accade continuamente, dallo sguardo fugace con lo sconosciuto per strada, alla riunione di tre ore con i colleghi in ufficio. Se poi il contesto in cui lavori è un’impresa di famiglia, la faccenda si fa ancora più complessa: gli interessi economici in gioco sono importanti e le emozioni diventano più che significative.
Noi di FBU abbiamo creato un set di strumenti per gli imprenditori in cui c’è anche il Sistema APC (scarica gli strumenti), nonché la sintesi delle competenze che devi coltivare e padroneggiare per gestire le relazioni, soprattutto quando sono emotivamente sfidanti come quelle all’interno di un’impresa di famiglia. Ecco nei dettagli cosa intendiamo per APC (Ascolto – Persuasione – Confronto).
Silenzio. Condizione necessaria per permettere all’altro di parlare. È consigliato il silenzio anche quando il discorso sembra concluso: meglio evitare di parlare sopra e lasciare spazio perché l’altro dia segnali di aver finito davvero.
Attenzione. Occhi, postura, gesti. Tutto può invitare l’altro a parlare o a bloccarsi.
Sostegno. Incoraggiare l’altro restituendo cosa si è compreso (“intendi dire che…”) e cosa l’altro prova (“mi sembra di capire che la cosa non ti piace…”). Chiedere chiarimenti dove si ha il dubbio di non aver capito o si pensa diversamente (“a me non torna, aiutami a capire cosa ti fa dire quello che dici…”)
Connessione. Non posso persuadere se non entro in relazione. Mettendomi sulla stessa lunghezza d’onda; trovando punti di connessione e di apprezzamento per l’altro; offrendo, quando possibile, ascolto e attenzione per ricevere poi ascolto e attenzione.
Gradualità. Invece che andare subito al punto, partire da concetti più generici e condivisibili per arrivare a concetti più specifici e critici. Creare consenso graduale nel gruppo prima di andare allo scontro con chi ha posizioni contrapposte.
Congruenza. La forza di un pensiero è dato dalla sua solidità e dalla sua importanza. Sapere quando parlare, testimoniare con l’esempio, avere il coraggio di ammettere limiti e sostenere convinzioni.
Problema. Definire bene il problema è già metà della soluzione. Chiarire priorità e definire questioni diventa particolarmente importante nell’impresa di famiglia dove spesso le aspettative non sono esplicite e le priorità non sono condivise.
Bisogni. Mettersi nei panni dell’altro, ma avere il coraggio di indossare i propri. Quando qualcuno dice cosa si deve fare, in qualche modo dice cosa ha bisogno che sia fatto. Per necessità o convinzioni da comprendere e non contrastare.
Soluzione. Quando capiamo i bisogni dell’altro e abbiamo la consapevolezza e il coraggio di esprimere i nostri possiamo cominciare a costruire una soluzione condivisa anche prima di iniziare il confronto.
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Approfondiremo questi temi durante uno dei corsi della nostra FBU Academy dedicato proprio alla gestione delle relazioni. Per maggiori informazioni consulta la pagina dedicata o contattaci a info@familybusinessunit.it