Sono a cena ospite di una associazione dove ho appena concluso la mia relazione.
Non conosco la persona alla mia destra ma quando ci presentiamo capisco che è il socio di un’azienda molto conosciuta in quella zona. Con fare deciso e determinato, mi racconta che i soci sono 4 fratelli, tutti molto uniti tra di loro. Non posso farmi scappare l’occasione per chiedergli delle cose che mi stanno a cuore. Gli chiedo delle mogli, di come siano coinvolte nell’impresa.
“No, no, le mogli fuori!” mi risponde. “Non vogliamo problemi tra cognate”.
E se per caso la fiducia e la solidarietà tra voi fratelli viene un po’ meno cosa succede con le cognate? Insisto io.
Il suo sguardo si abbassa, come a riflettere un attimo e ascoltare un discorso già sentito.
E quando il suo sguardo si alza per incrociare ancora il mio, tanta sicurezza se ne è andata.
“In effetti mia moglie mi dice che sono trattato peggio degli altri”, mi dice con fare preoccupato. Pare aver capito la possibile mina vagante che può esplodere quando non ci si preoccupa di allineare famiglia e impresa …
Ecco. Spesso pensiamo di poter chiudere in recinti separati impresa e famiglia, ma non è così.
Soprattutto quando cominciamo ad avere più nuclei famigliari che girano intorno all’impresa, magari neanche parenti tra di loro dobbiamo cominciare a chiederci in che modo coinvolgiamo le famiglie, le rendiamo partecipi delle fatiche e delle soddisfazioni dell’impresa.
Un primo coinvolgimento è naturalmente legato al vivere insieme.
Quando l’imprenditore torna a casa quale è il modo con cui parla della sua giornata, del suo lavoro? Che tipo di idea si fanno i figli e la moglie o il marito delle sfide, delle fatiche ma anche delle soddisfazioni e dei risultati che ha ottenuto.
C’è chi tende naturalmente a separare nettamente vita privata e vita professionale e chi invece tende a portare con più facilità il lavoro a casa. In entrambi i casi già la quantità e la qualità della condivisione influisce notevolmente sulla dinamica famiglia-impresa, sulla capacità del coniuge di comprendere e di sostenere gli sforzi di chi lotta tutto il giorno per la crescita dell’impresa.
Nei periodi di grandi cambiamenti e di crisi che una azienda può incontrare, specialmente quando si vivono periodi di grandi trasformazioni, condividere pensieri e preoccupazioni può essere un momento di grande rafforzamento della relazione e un sostegno impagabile per affrontare momenti difficili.
Il coinvolgimento di un singolo nucleo famigliare, per quanto poco pianificato e destrutturato, è comunque un coinvolgimento univoco, magari inefficace ma tendenzialmente congruente.
Quando però abbiamo più nuclei familiari, come i quattro fratelli di cui sopra con le loro rispettive famiglie, si aggiunge il problema e il rischio che ogni nucleo familiare viva l’esperienza indiretta dell’impresa di famiglia in modo diverso, con il rischio che le informazioni che circolano non siano sempre allineate e condivise e di conseguenza che si creino malumori e contrasti per scelte che sono viste magari non in sintonia con i propri interessi. Questo è il motivo per cui diventa fondamentale organizzare incontri di informazione e di confronto per la famiglia allargata.
Sono quelli che noi chiamiamo Consigli di Famiglia, occasioni periodiche di aggregazione in cui condividere quasi come fosse un assemblea informazioni provenienti dall’azienda.
Noi di FBU sappiamo quanto possa essere difficile affrontare certi temi all’interno dell’impresa di famiglia. Abbiamo, quindi, creato tre kit di strumenti, che hanno lo scopo di aiutarti a gestire dinamiche complesse.